William Kentridge in het Hospitaalmuseum Oud Sint-Jan




William Kentridge     Smoke, Ashes, Fable
Dai pensieri di Marco Aurelio:
“Pensa a quanti si sono arrabbiati per un nonnulla, a quanti hanno raggiunto il colmo della fama, o della malasorte, dell’odio o di qualsiasi altro genere di fortuna o di sfortuna, e domandati: «Dove sono ora tutte queste cose?». Fumo, cenere, favola, o neppure questa!”

 William Kentridge è un poliedrico artista sudafricano noto soprattutto come autore di film animati, ma anche come scultore, scenografo e regista di teatro e lirica. Nato in una famiglia di avvocati di origini ebraico-lituane dediti alla difesa delle vittime dell’apartheid e cresciuto a contatto con la difficile realtà politico-sociale del suo paese, Kentridge si è laureato in Politica e Studi africani presso la University of the Witwatersrand nel 1976 iniziando a lavorare come attore e regista nella Johannesburg`s Junction Avenue Theatre Company e collaborando alla realizzazione di sceneggiati televisivi e lungometraggi. 





Autoritratto
Dal 1976 al 1978 ha studiato Belle Arti alla Johannesburg Art Foundation per poi realizzare la sua prima esposizione personale di stampe e disegni nel 1979 e quindi trasferirsi due anni più tardi a Parigi per frequentare i corsi di mimo e teatro dell`École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq. 

Dimostrando un forte impegno politico e civile fin dai primi lavori di denuncia dell’apartheid e dei crimini compiuti dall’aristocrazia bianca sudafricana, nel 1989 ha creato il suo primo video d’animazione, Johannesburg, 2nd Greatest City After Paris, realizzato disegnando a carboncino e pastelli e quindi modificando sempre la stessa immagine. 







Artista multidisciplinare per eccellenza, a partire dall’incontro nel 1992 con la compagnia di marionette Handspring Puppet Company, Kentridge ha iniziato a fondere all’interno della stessa opera animazione, disegno, performance dal vivo e puppetry. 

Lavorando anche in ambito teatrale, ha sperimentato inoltre numerose tecniche e materiali realizzando fra l’altro sculture in bronzo, video-installazioni, e proiezioni su facciate di edifici. 

Grazie ai cortometraggi animati, che a partire dagli anni 90 gli sono valsi una grande notorietà internazionale, la sua eclettica e variegata produzione artistica è approdata nel tempo ai maggiori festival e centri d’arte internazionali, dall’International Film Festival di Edimburgo al Museum of Modern Art di New York, dalla Biennale Di Venezia al Centre George Pompidou di Parigi, da Documenta di Kassel al Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona, dalla Biennale dell’Havana alla Serpentine Gallery di Londra.

Ospedale di San Giovanni
L'Ospedale di San Giovanni, in neerlandese Sint-Janshospitaal è un sito storico, oggi museo, di Bruges, in Belgio.

L'antico ospedale venne fondato intorno al 1150 e rappresenta, quindi, una delle più antiche istituzioni della salute in Europa. Rimasto in servizio fino al 1977, venne poi trasformato nel Hans Memlingmuseum, contenente alcune importanti opere dell'artista Hans Memling.

L'ospedale è utilizzato anche come sede espositiva per mostre temporanee e come centro congressi.


Processie in een boog





Il  video ‘Breathe’ (2008)

dimostra l’artista mentre lavora, fa finta di dipingere, ma tutto si trasforma in polvere e cenere (riferimento al titolo della mostra). Attraverso un cellulare si sente “O mio babbino caro”, un’aria di Puccini; a volte non si sente quasi più niente come se anche il suono perisse.




Triumph and Laments (2014)



(Trionfi e Lamenti) : rappresenta il progetto più prestigioso realizzato da Kentridge fino a oggi. Trionfi e lamenti  è un gigantesco graffito allungato sui muraglioni del Tevere, da Ponte Sisto a Ponte Mazzini. 

A Bruges è esposta una selezione di immagini tratta dal fregio.
Trionfi e Lamenti         La storia di Roma viaggia sul Tevere, dalle acque riemerge per essere restituita a Roma attraverso novanta figure, alte più di 10 metri, nuovi e silenziosi abitanti del quartiere: la lupa privata dei suoi “figli adottivi” ed inserita nel mercato della produzione casearia, protagonisti felliniani costretti nello spazio limitato di una vasca demodè, il corpo di Aldo Moro nel bagagliaio di una Renault 4. Ombre e Luci di una medesima grandezza per la prima volta accostati ad una minima distanza.


Garibaldi

Marcus Aurelius



Remus morto

Death of Pier Paolo Pasolini  (Ostia 2/11/1975)


La Morte di Aldo Moro
Il 16 marzo del 1978 fu rapito a Roma dalle Brigate Rosse, che in un agguato in via Fani uccisero gli uomini della sua scorta. Il corpo dello statista democristiano venne ritrovato il 9 maggio in una Renault rossa parcheggiata in via Caetani.
Spoils from the Temple of Jerusalem

The Triumph of Death 





Fenachistoscopio (2000):
è uno strumento inventato nel 1830, che crea brevi animazioni molto semplici e rudimentali azionando una manovella che mette in moto due dischi che, ruotando in senso opposto, producono un'immagine in movimento. Kentridge usa questo vecchio strumento per dimostrare politici, migranti e  portatori che  reggono il mondo sulle spalle.






Soft Dictionary (2016): Questo flipbook movie contiene riferimenti a momenti importanti della storia sudafricana (il massacro di Sharpville nel 1960, la rivolta a Soweto nel 1976) accanto a ritratti, brani scritti e pietre miliari della storia cinese moderna. La grande campagna anti-passeri o campagna «Uccidi i passeri» , fu una delle prime campagne lanciate in occasione del Grande balzo in avanti, il piano per la crescita economica cinese dal 1958 al 1962. I quattro flagelli da eliminare erano i ratti, le mosche, le zanzare e i passeri. Su richiesta del presidente Mao, i passeri vennero uccisi in massa dai contadini, causando la fame in grandi parti del paese e un grave disastro ambientale.












Anatomy of Melancholy (2012):
è un flipbook movie. Qui viene dimostrato il metodo di lavoro dell’artista: la mano di Kentridge gira alcune pagine del libro, poi le pagine si svoltano automaticamente creando l’illusione di un movimento, di un film. Questo filmino ha come tema l’Apartheid. L’uomo che balla è Kentridge.
“Anatomy of Melancholy” è un libro di Robert Burton, un affresco enciclopedico di ciò che è stato detto e scritto sulla malinconia, a cominciare dagli autori più antichi.
Video : Anatomy of Melancholy (2012)


“Zeno Writing” (2002)
In omaggio allo scrittore triestino, Italo Svevo, Kentridge ha confezionato questo breve film ( la cui durata è 11 minuti) con un montaggio di frammenti apparttenenti a diversi linguaggi audiovisivi: disegno d’animazione, film d’archivio e riprese di teatro delle ombre.
William Kentridge entra in contatto con il libro “La coscienza di Zeno”* negli anni Settanta; da quel momento in poi lo cita e vi fa riferimento in molte interviste. Lo considera testo essenziale per la sua formazione. *“La coscienza di Zeno” è un romanzo di Italo Svevo, pubblicato nel 1923. Il romanzo non è altro che l'analisi della psicologia di Zeno, un individuo che si sente "malato" o "inetto" perché non riesce a smettere di fumare. Zeno è continuamente in cerca di una guarigione dal suo malessere attraverso molteplici tentativi a volte assurdi o che portano a effetti controproducenti.

Partendo dalla storia di Zeno , l’artista analizza e ripercorre la tragicità della guerra.

Non ho ritrovato il video 'Zeno Writing" ma sotto trovi un video simile:  Automatic Writing



“More Sweetly Play the Dance” (2015)
La proiezione panoramica dell’artista Sudafricano William Kentridge “More Sweetly Play the Dance”, è una processione di ombre accompagnata da una banda. Scheletri danzanti evocano le danze macabre medioevali. Lavoratori che sventolano le bandiere richiamano alle dimostrazioni politiche, mentre  musicisti e preti danzanti ricordano le processioni religiose.


Le persone in processione, piegate dal peso dei bagagli che portano sulle spalle, camminano verso un futuro incerto, a volte verso la Morte. 









Tutto riconduce all’attualità moderna dove alla processione delle ombre fanno eco le immagini dei rifugiati e dei migranti in fuga che vediamo trasmesse nel quotidiano. Il motivo della processione diviene così un simbolo universale legato al movimento, quello del corso della storia, quello del cambiamento politico, quello dei movimenti migratori.







La sala degli arazzi  (2001) e i tavoli da disegno
Inizio 2001 Kentridge lavorò con lo Stephens Tapestry Studio per fare arazzi  in base ai suoi disegni. La lana venne filata e colorata in Swaziland. Gli arazzi sono un omaggio all’artigianato dei  tessitori africani e rappresentano portatori, mappe e delle figure ibride tra uomo e macchina.



















 La farmacia



Medicine chest (2001):
è un armadietto da farmacia su cui compare un autoritratto dell'artista che viene sostituito lentamente da oggetti da cucina, a loro volta trasformati in una finestra aperta su un paesaggio, in un uccellino in gabbia, in un pesce guizzante e infine in un petto femminile dove una testa trova riposo.







 

“Sleeping on Glass” (1999):

Vediamo le immagini di un sogno dell’artista, proiettate nello specchio di un comò (appartiene ai mobili della farmacia).


De Voogdenkamer







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